Ciò che s’è rivelato come un toccasana in particolare per il difensore, cresciuto in un contesto ambientale estremamente difficile, lì dove risulta complicato anche scegliere l’opzione migliore. C’era mancato poco, infatti, che un Izzo ancora adolescente decidesse di farla finita col calcio dopo la scomparsa di papà Enzo, ma quel richiamo più forte d’ogni cosa diventò irresistibile. Fece qualche lavoretto ma poi tornò più voglioso di prima, attirando l’attenzione di Mazzarri, l’allora tecnico azzurro (ritrovato a Torino) che spesso – ai tempi della Primavera – lo invitava ad allenarsi con la prima squadra. Fonte: CdS