Sandro Mazzola su Mertens: «Un gol così lo fa solo un calciatore che dentro ha qualcosa di speciale»
L'ex campione di Inter e Torino ai microfoni de "il Mattino"
Una pagina di storia quella scritta martedì sera al San Paolo da Dries Mertens. Alla tv c’era anche Sandro Mazzola, il suo pensiero ai microfoni de Il Mattino:
Che gol è quello di martedì sera al Barcellona? «È il gol di un calciatore che ha un talento enorme, ma non è una sorpresa, ci ha abituato a giocate del genere. Mertens è un calciatore che mi piace e sa perché? Quando vede che la partita non sta andando come lui vorrebbe, si assenta per un attimo per studiarla, poi sbuca dal nulla e tira fuori un gol come l’ultimo. È forte, forte davvero».
Da esterno a punta, come nascono i gol da cineteca? «Un attaccante vero i gol, anche quelli più improbabili, li prova in settimana, tra un allenamento e l’altro. Ma il campo poi fa la differenza: il grande calciatore sa inventarti la giocata giusta al momento giusto, con tecnica, con qualità e istinto. Ricordo il gol bellissimo contro il Torino, quello a Roma con la Lazio quasi dal fallo laterale, ma anche quello di martedì al Barcellona, tutti hanno un filo conduttore: Dries è intelligente, scruta la difesa e la posizione dei suoi avversari, poi c’è l’invenzione, quella del talento, che manda la palla in rete».
Attaccante moderno perché? «Ha fisicità e un piede educato che lo aiuta a fare giocate di alto profilo, interpreta al meglio il ruolo. Se fossi in società proverei a fargli una telefonata» Punterebbe su
Dries anche per il futuro? «Ha 33 anni, è vero, ma è uno che sa reinventarsi e in quella posizione può dare ancora tanto. Lo chiamerei, gli chiederei quali sono le sue reali intenzioni e farei di tutto per trattenerlo. Insomma, uno così io me lo terrei sempre stretto».
Anche l’Inter che conosce bene lo vorrebbe. «Non ho dubbi, ma credo non siano gli unici: il procuratore di Dries avrà il telefono che squilla sempre, ci saranno tanti a disturbarlo in questo momento».
Ha affiancato Hamsik in vetta alla classifica dei bomber azzurri e si è messo anche alle spalle Maradona: uno come Dries avrebbe fatto bene anche negli anni di Diego? «Quando sai giocare a calcio puoi far bene in ogni epoca, i gol che ha fatto oggi li avrebbe segnati sempre, anche in una Serie A più fisica come quella di qualche anno fa. Mertens sa adeguarsi in qualsiasi situazione».
Nel ballottaggio con Milik, lei non avrebbe dubbi. «No, io punterei sempre su di lui. Mi piace molto vedere le partite del Napoli, mi piace capire il gioco che fa, come interpreta le gare, mi piace analizzarle. Poi mi ricordo che in campo c’è Mertens, ha sempre la giocata giusta per far saltare ogni schema».
Magari anche al ritorno al Camp Nou. «Napoli deve crederci, può passare il turno giocando come sa. Fino a martedì c’erano tante chiacchiere, ora gli azzurri sanno cosa li aspetta e hanno capito come giocare. Secondo me, non è ancora finita. Il Napoli ha chiuso ogni spazio affidandosi anche alla qualità. Mertens può lasciare il segno anche in trasferta».
E regalarsi un Europeo da protagonista. «Questi mesi possono aiutarlo ad arrivare al top della forma agli Europei, di sicuro farà bene».
La Redazione