Ci sono sfide che fanno la storia e contro il Barcellona non è mai un match qualsiasi. Nel 1992 la Sampdoria di Vialli e Mancini perse una finale di Champions, a Wembley, trafitta da un missile di Ronald Koeman.
Due anni dopo arrivò la rivincita. Fu il Milan di Fabio Capello, ad Atene, a travolgere il Barcellona di Romario e Guardiola. Due volte Massaro, Savicevic e Desailly inflissero una severa lezione a Johan Cruijff.
Per un’altra finale Champions tra il Barcellona e una squadra italiana sarebbero dovuti passare ventuno anni. Nel 2015, a Berlino, i blaugrana di Luis Enrique sconfissero la Juventus: 3-1, gol di Suarez, Rakitic e Neymar. Solo illusorio fu il pareggio di Morata.
Due anni dopo, la Juventus si sarebbe vendicata eliminando il Barcellona ai quarti (ma perdendo l’ennesima finale, questa volta contro il Real Madrid).
Esattamente dieci anni fa a fare l’impresa fu l’Inter di Mourinho. All’andata, a San Siro, il Barcellona fu sconfitto 3-1. Al Nou Camp la remuntada non riuscì. Il muro nerazzurro fu scalfito da Pique all’84’ ma l’Inter resse e infine vinse la Champions. Fu l’anno del triplete.
Memorabile resta la remuntada della Roma nel 2018. Battuta 4-1 al Nou Camp, i giallorossi al ritorno annichilirono i blaugrana: 3-0, gol di Dzeko, De Rossi e Manolas. Già. Manolas, lui sa come si fa. Fonte: Il Mattino