Gattuso: “Non era facile, l’aria pesante che abbiamo dovuto fronteggiare”

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E ora di nuovo su, aprire i polmoni, inalare aria fresca. Seconda vittoria consecutiva, roba che non succedeva da epoche lontane. «Ma sul gol ci han-no mangiato in testa e questo non va bene». Gattuso sa che non è stato un grande Napoli. Ma è stata una grande vittoria. E sa pure che questi tre punti consentono di guardare ora il futuro in maniera differente.

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Stavolta siete riusciti a riprendere la gara.

«L’abbiamo complicata per colpa nostra, perché non non ci sono partite facili: magari si pensa che il Brescia è penultimo e si possa venire qui a fare una passeggiata ed è probabile che qualcuno di noi lo abbia pensato. E questo non va bene».

Ora siete a un passo dal suo traguardo, quello dei 40 punti?

«Voi scherzate, ma non era così scontato arrivare a questo punto. Io ho avuto tanta paura, questa era una squadra che non aveva sicurezze e poiché in questi anni non ho fatto il pescivendolo, so bene cosa può succedere quando si spegne la luce. Non è facile da riaccendere. E noi tante volte dopo averla accesa l’abbiamo riaccesa. Abbiamo vissuto un momento davvero critico, so io cosa si respirava all’interno dello spogliatoio, l’aria pesante che abbiamo dovuto fronteggiare. E sono certo che non siamo ancora arrivati alla meta».

Sempre meglio l’Europa League?

«Per andare in Europa adesso servono 27 punti e dopo quello che abbiamo passato sarebbe una bella impresa conquistare in questo finale di stagione questi punti. Poi, ovvio, c’è il Barcellona che è una grande squadra. E noi sappiamo di poterli mettere in difficoltà. Ovvio che hanno qualcosa in più di noi, ma in quella serate voglio vedere una squadra che gioca con cazzimma».

Nuovi obiettivi dopo ieri sera?

«Mi hanno preso giocatori importanti, qualitativamente è un gruppo straordinario. Ma noi dobbiamo pensare partita dopo partita, non possiamo fare altro».

Però non è stato un Napoli brillante col Brescia, non trova?

«Nel primo tempo ho visto pochi inserimenti di Elmas, pochi inserimenti di Politano. Un palleggio sterile, un tener palla che non portava da nessuna parte. Poi messi a giocare con maggiore intensità e il rigore ci ha dato una mano a ribaltare questa partita».

Cosa le è piaciuto?

«Quando c’è stato da soffrire abbiamo sofferto».. Cosa ha detto alla squadra nell’intervallo? «Se lo dico mi censurano».

Però?

«Però mi dà fastidio che quando si prende gol vedo il nervosismo, compagni che litigano tra di loro e si accusano per questo o quello. Ecco mi è venuta tristezza per come abbiamo reagito dopo il primo gol. Poi nella ripresa ho visto il piglio che cercavo, ci siamo mossi in maniera corretta proprio come volevo io».

Il gol subito grida vendetta?

«Mi sono arrabbiato con tutti perché ci hanno mangiato in testa, eravamo messi male, non abbiamo annusato nessun pericolo. È vero che Tonali ha messo una palla cattiva, ma noi non abbiamo reagito. Io questi gol non li posso accettare»

Da qui al Barcellona, dormirà la notte?

«Quando parlo con i miei colleghi più anziani confido che prima di gare così non riesco a chiudere occhio. Loro mi dicono che passerà. Ma intanto è una bella sensazione».

Quale obiettivo adesso?

«E’ una squadra forte, ma dobbiamo migliorare il collettivo provando schemi e cose che possono mettere in difficoltà gli avversari». Fonte: Il Mattino

 

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