Luigi De Siervo:
«È una svolta epocale nella lotta alla pirateria, finalmente chi sbaglia paga» ha commentato l’Ad della Lega Serie A sulla stessa scia del presidente dell’Anica Francesco Rutelli che parla di «un’operazione senza precedenti». Indagine del nucleo speciale beni e servizi delle Fiamme Gialle, che riguarda tutta Italia: le denunce hanno portato all’apertura di fascicoli in ben 67 procure sparse in tutte le Regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta. Ricordate cosa accadde lo scorso autunno, sull’asse Roma-Napoli? Già a settembre dell’anno scorso la Procura di Napoli aveva chiuso un’indagine con al centro la piattaforma streaming «Xtreams Codes», un colosso internazionale con ricavi illegali per circa 60 milioni l’anno e 5 milioni di potenziali clienti, che però non erano ancora stati individuati al momento del blitz.
In questo caso, invece, i finanzieri sono riusciti dagli Ip e dalle informazioni fornite dagli stessi clienti – oltre ai dati anagrafici anche quelli relativi alle carte di credito utilizzate per i pagamenti – a individuare 223 soggetti fisici. «Acquistando questi abbonamenti – dicono i finanzieri – i clienti non solo alimentano il circuito criminale ma condividono con le organizzazioni i propri dati personali e bancari, esponendosi a rischi informatici di ogni tipo».
E l’inchiesta è tutt’altro che chiusa: non solo sono ancora in corso gli accertamenti per individuare la centrale di trasmissione del segnale illegale, ma la Guardia di Finanza ha già a disposizione i dati di almeno 800 soggetti che potenzialmente hanno utilizzato le pay tv pirata. Fonte: Il Mattino