È stato tutto breve, quasi come un sogno e bisogna conoscere il calcio, come Ancelotti, per sapere che a volte succede, senza che resti malanimo – in un gentleman è impossibile che capiti – e che anzi rimangano ricordi umani piacevolissimi, confessati su «Radio anch’io sport» all’alba di un lunedì denso. «Napoli è stata una bella esperienza dal punto di vista professionale, ma è ormai una esperienza chiusa. Ed è stato fantastica, umanamente, quella città che per me rimane lì, per tornarci in vacanza».
Ancelotti è enciclopedico, può parlare di tutto e la «sua» Italia ha temi centrali che inondano l’etere e attraversano un campionato tra traguardi e personaggi: «E’ difficile chiedere di più a Sarri e comunque è un bene che la Serie A sia competitiva. L’Inter ha investito tanto ed Eriksen diventerà titolare. La Lazio ha trovato continuità e tutto è possibile per la squadra di Inzaghi. Klopp dice che la Juve è la favorita in Champions ma penso che stavolta ci sarà più equilibrio che in passato. E Cristiano Ronaldo è un fenomeno».
CDS