L’analisi della sfida di ieri sera di Scotto: Il catenaccio di Gattuso funziona

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Il giornalista Giovanni Scotto, sulle pagine de Il Roma, ha analizzato la prestazione del Napoli vittorioso a San Siro contro l’Inter nella semifinale d’andata di Coppa Italia a San Siro: Forse sarebbe meglio giocare solo le coppe, almeno per quest’anno. E in effetti il Napoli in Coppa Italia (ma anche in Champions League) sembra un’altra squadra. Gli azzurri battono l’Inter a San Siro nella semifinale d’andata di Coppa Italia e mettono la strada in discesa in vista della partita di ritorno del 5 marzo, che si giocherà allo stadio San Paolo. Una buona prova per i partenopei, che hanno giocato una gara attenta, difensiva. Il classico “catenaccio” di Gattuso funziona. La dimostrazione che quando il Napoli assume un atteggiamento più prudente raggiunge equilibrio e riesce anche a vincere le partite. E probabilmente contro una “grande” si trovano maggiori motivazioni.

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Gara 1 al Napoli. La semifinale d’andata di Coppa Italia premia un Napoli da applausi a San Siro. Nel match di Milano sono i ragazzi di Gattuso ad aggiudicarsi la prima partita del doppio appuntamento della Coppa nazionale battendo l’Inter per 1-0 grazie alla rete di Fabian Ruiz. Si tratta del sesto successo in 11 gare sotto la guida di Gattuso. Vittoria che peraltro interrompe l’ottimo ruolino interno dell’Inter di Conte che a San Siro non perdeva dal 10 dicembre in Champions contro il Barcellona.

Tanti sbadigli e poche azioni pericolose in un primo tempo di studio fra le due squadre. L’Inter si impossessa della metà campo avversaria ma il giro palla è lento e non mette in difficoltà la squadra partenopea. Salvo qualche disattenzione dei singoli tra un Maksimovic non perfetto e un Mario Rui spesso fuori posizione. Troppi gli errori tecnici e i cambi di gioco errati con i nerazzurri che provano a sfondare soprattutto sulla destra con Moses senza mai utilizzare la fascia di sinistra presidiata da Biraghi. Il Napoli si chiude, resiste e al 47’ produce la prima vera palla gol. Inserimento di Zielinski in area che col pallonetto prova a superare Padelli. Il portiere pero’ esce tempestivamente e devia il pallone contro la mano di De Vrij.

Da qui nascono le proteste del Napoli per un possibile calcio di rigore ma Calvarese è inflessibile. Tocco involontario e inevitabile, valutazione peraltro confermata dal rapido silent-check del Var. Nel secondo tempo l’Inter rientra in campo con grande grinta senza però riuscire a incidere proprio come nel derby. Infatti in un’azione di ripartenza è il Napoli a colpire con una magia di Fabian Ruiz che al limite dell’area scambia con Di Lorenzo e col mancino calcia sul secondo palo dove Padelli non può arrivare.

Grande esultanza da parte dei partenopei che sognano il colpo grosso a San Siro e trascorrono gli ultimi 30 minuti a difesa della propria porta. La solidità difensiva vanifica le azioni interiste tanto che al 75’ Lautaro deve inventarsi una vera e propria magia per scappare alla marcatura a uomo, crossare in mezzo e trovare Lukaku ben piazzato al centro.

Ma il belga, chiuso in una morsa di due calciatori. Mastica la conclusione e il pallone dopo un batti e ribatti non oltrepassa la linea di porta di Ospina. Nel finale di gara l’Inter pressa forte e al 94’ Biraghi scodella in avanti per la torre di Lukaku che la lascia a D’Ambrosio ma Ospina esce tempestivamente e neutralizza il pericolo. Il Napoli esulta e si prende questa speciale gara-1: ma tutto è ancora in ballo in vista del ritorno del San Paolo. Intanto, il Napoli oggi tornerà in sede e comincerà a lavorare per la partita in casa del Cagliari di domenica pomeriggio. Sarà l’ennesima occasione per dimostrare di essere affidabile anche contro formazioni meno ambiziose di Lazio, Inter e Juventus. Ma la strada è quella giusta, e il successo in casa dell’Inter darà sicuramente morale”.

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