Sette anni, pieni di tagli, di assist e di gol, come un attaccante aggiunto, però arricchendo d’equilibrio una squadra che a lungo, senza di lui, non è riuscita a starci: intoccabile con Benitez, con Sarri e anche con Ancelotti, esterno alto di destra ma anche basso sulla stessa corsia, e poi seconda punta o persino centrocampista. L’“immortale” Callejon ha vissuto varie vite, le ha ossequiate con un rendimento più altissimo che alto e Napoli, quando sarà finita, “imprecherà” contro le leggi anagrafiche, che con i trentatré anni di ieri lo consegneranno al divorzio del prossimo giugno. Fonte: CdS