Gattuso: «Non abbiamo giocato da squadra, noi fragili e passivi»

Il Napoli fa un passo indietro sul piano del gioco

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L’insostenibile fragilità: della squadra, secondo la disamina di Gattuso, e del Var in occasione del rigore non concesso a Milik (ammonito per simulazione). Un bis, al San Paolo, dopo il caso-Llorente con l’Atalanta: «L’arbitro può sbagliare, è convinto che Arek si butti, ma è incredibile e inaccettabile non andare a valutare il contatto. Molto netto». Il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, è il portavoce della protesta: toni pacati, però fermi. Proprio come quelli di Rino, apparso più deluso che arrabbiato dopo la quinta sconfitta in otto partite di campionato: «Era una gara importantissima per la classifica, ma la preoccupazione più grande è aver riscontrato ancora fragilità: non riesco a trovare la chiave per la compattezza».

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I PROBLEMI. Gattuso, dicevamo, si concentra invece esclusivamente sull’analisi tecnica. «Nella prima mezzora non abbiamo fatto male, ma poi l’abbiamo cannata: non abbiamo dimostrato di essere una squadra. Ancora una volta è venuta fuori la fragilità, basta un episodio per mandarci in sofferenza: ed è questo a preoccuparmi maggiormente». Sempre diretto, chiaro ed estremamente onesto. «Ho visto giocatori passivi che facevano fatica ad aiutarsi, tant’è che Lapadula ha stoppato quindici palloni da solo contro quattro e ha fatto salire la squadra, e tra l’altro ci sta anche dire che abbiamo compiuto un passo indietro dal punto di vista fisico».

CAMBI E PROSPETTIVE. Palesi, su tutte, le difficoltà di tenuta di Koulibaly, per la prima volta in campo dopo quasi due mesi, nonché di Lobotka, ancora titolare di un’autonomia molto ridotta. Anche Maksimovic, per la verità, rientrava dopo un’assenza prolungata dal 1 dicembre: scelte che rifarebbe? «E’ facile parlare dopo, ma comunque Manolas era reduce dal permesso in Grecia per la nascita di sua figlia e ora ci sono difensori forti di ruolo che hanno bisogno di giocare». Fatto sta che il Napoli ha sprecato una chance molto favorevole di guadagnare ulteriore terreno in ottica Europa. «C’è amarezza per questo». Da smaltire al volo: mercoledì è in agenda la semifinale d’andata di Coppa Italia con l’Inter a San Siro.

La Redazione

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