Provedel il bomber che non ti aspetti, come agli inizi della sua carriera…

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IL DESTINO

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Alla Juve Stabia era arrivato dall’Empoli durante il mercato invernale. In principio avrebbe dovuto giocarsi un posto da titolare con Russo, ma dopo 2 giorni dal suo arrivo, Provedel ha dovuto fare l’esordio a causa di un infortunio del compagno di squadra. Tre gare, una dopo l’altra, compresa quella di venerdì sera nella quale per due volte, sempre nel finale, si era fondato nel cuore dell’area di rigore dell’Ascoli per cercare gloria. La seconda volta è stata quella giusta: colpo di testa imperioso e gol del pareggio. «Ancora non capisco bene come ho fatto– ha raccontato il portiere originario della provincia di Pordenone e cresciuto nell’Udinese con Meret come amico -, pur avendo rivisto l’azione in tv… La cosa importante è il punto per la squadra in chiave salvezza, dato che perdere una gara come questa sarebbe stato profondamente ingiusto». Ivan il bomber invece non è molto contento della sua prova tra i pali. «Ho parato quel che dovevo su Trotta – puntualizza -. Per il resto potevo far meglio».

Perfezionista. Perché lui non è solo un guardiano: nel suo dna ci sono solide basi tecniche anche da calciatore di movimento, dato che aveva iniziato la carriera agonistica da attaccante prima nel Treviso e poi nell’Under 14 del Pordenone. Segnava spesso, ma non sentiva suoi i compiti offensivi: lui voleva assolutamente indossare i guantoni. Così dal club neroverde passò al LiaPiave (2009-10), che lo assecondò nella scelta del ruolo, e da lì all’Udinese. Fonte: Il Mattino

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