In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, è intervenuto Umberto Chiariello, giornalista, ecco le sue parole: “Oggi riporto il pensiero di una persona notoriamente tacciata di essere anti juventina: Paolo Ziliani. Ha risposto ad una lettera su Il Fatto Quotidiano sulla questione Commisso-Juventus. La risposta: “Gentile Elisa, il nostro pensiero, invece, è che abbia fatto bene Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, a ribattere alle accuse di Commisso. Ed è stata una fortuna che Nedved, nell’ occasione, non fosse sotto squalifica per insulti agli arbitri come svariate volte gli è capitato da quando è dirigente della Juventus: ad esempio quando fu inibito per un mese per essersi scagliato contro l’ arbitro Valeri al termine di Juventus-Sampdoria 1-2 (6 gennaio 2013, due gol di Icardi, la Samp che vince a Torino con un uomo in meno). Per meglio capirci: se dopo la recente sconfitta della Juventus in Supercoppa contro la Lazio (a Ryad, 22 dicembre 2019, 1-3), per la piazzata fatta negli spogliatoi a fine partita per l’ arbitraggio di Calvarese, Nedved fosse stato squalificato per 40 giorni, invece che multato di 5 mila euro (al pari di Paratici), domenica non avrebbe potuto presentarsi negli spogliatoi. Certo, anche lui è umano: e può succedere che anche dopo una vittoria, come in Atalanta-Juventus 0-3, vada lo stesso a insultare l’ arbitro Orsato, ricevendo i soliti 5 mila euro di multa, rimproverandogli di aver fischiato un rigore contro la Juve, per fallo di Chiellini, rigore poi parato da Buffon. E dimenticavamo: non solo i dirigenti dovrebbero prendere esempio da lui, ma anche i calciatori. Sapete cosa fece Nedved quando il compianto arbitro Farina, l’ 1 dicembre 2006, gli mostrò il cartellino rosso in Genoa-Juventus 1-1 per aver calpestato un avversario (sua specialità della casa)? Lo insultò e gli calpestò un piede. Fosse stato un giocatore del Pizzighettone o dell’ Akragas gli avrebbero dato 2 anni. Giocava nella Juve, gli diedero 5 giornate”.