ROMA – (f.fa.) Come funzionano i pannelli acustici che scoprono chi fa buu allo stadio e i sistemi in grado di risalire all’identità di una persona partendo da una semplice immagine facciale? I primi sono un prodotto già in dotazione all’antiterrorismo e consentono di distinguere perfettamente la singola voce. Quindi di intercettare con precisione la provenienza dei cori dalle curve. I secondi sono in grado di risalire all’identità di un individuo e sono già regolarmente in uso in Cina in oltre l’80% degli aeroporti.
Anche negli Usa ci sono apparecchiature simili nei principali scali di New York, Miami, Boston, Atlanta e vengono utilizzati per velocizzare i controlli di sicurezza. Alcune compagnie aeree, come la Klm nell’aeroporto di Amsterdam Schiphol, li stanno sperimentando in sostituzione delle carte di imbarco. In pratica attraverso la identificazione facciale dell’identità del passeggero si possono evitare i controlli dei documenti.
Il suo uso negli stadi italiani è ancora in fase sperimentale. Allo stadio Friuli di Udine, ad esempio, il riconoscimento facciale permette di identificare i tifosi che non possono accedere allo stadio. In caso di corrispondenza, scatta un allarme sonoro che permette di bloccare il tifoso sanzionato. Una prova è stata effettuata il 30 giugno alla finale degli Europei U. 21 tra Spagna e Portogallo. Si tratta ora di arrivare alla loro omologazione. Fonte: CdS