A. Di Gennaro: “Contro la Sampdoria, un Napoli feroce stile Juventus”

L'ex giocatore dell'Hellas Verona ai microfoni de "il Mattino"

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Antonio Di Gennaro, il regista del Verona campione d’Italia, centrocampista dell’Italia ai Mondiali in Messico del 1986, in un’intervista de “il Mattino”, sottolinea l’importanza per il Napoli di centrare l’Europa League. «Certo, i programmi iniziali erano diversi, si parlava di Champions League con la speranza di potersi inserire nella corsa scudetto. Ma per la piega che ha preso la stagione adesso già arrivare in Europa League sarebbe un buon risultato».

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Complicato arrivarci vista l’attuale posizione di classifica e le tante squadre davanti? «Quando devi recuperare hai l’esigenza di inanellare una vittoria dietro l’altra perché anche un pareggio può avere il significato di una sconfitta. Il successo con la Juve può essere il migliore viatico ma ora occorre dare continuità ai risultati».

Il successo sulla Juve può dare soprattutto una spinta mentale? «Sicuramente. Per una squadra che non riusciva a vincere da tanto tempo al San Paolo battere la Juve, che è stata la rivale di questi anni per la lotta scudetto, può essere davvero la scossa in positivo. E poi ci voleva per dare entusiasmo all’ambiente: ora più che mai non bisogna adagiarsi e ripartire subito».

Domani c’è la Samp quali i pericoli in vista? «Questa è la classica prova del nove, il Napoli dovrà essere ancora più feroce di come lo è stato con la Juve. La Samp lotta per la salvezza, Ranieri ha grande esperienza, saranno tante le insidie».

Cosa sarà decisivo nella corsa per l’Europa League? «Il segreto starà tutto nello spirito operaio mostrato dal Napoli contro la Juve, sarà questa l’arma decisiva per la rincorsa a un posto in Europa League».

E anche lo stesso modo di stare in campo? «Sì, Gattuso è stato molto bravo ad apportare gli accorgimenti giusti. Dal punto di vista tattico la squadra si è abbassata di 20-25 metri, lo aveva fatto anche con il Milan: il Napoli ha sofferto molto meno, la prima cosa importante è non prendere gol, poi là davanti ci sono gli uomini che possono inventare sempre qualcosa».

Insigne innanzitutto che con Gattuso è tornato a brillare. «Con il 4-3-3 da esterno sinistro è messo nella condizione migliore per dare il meglio di sè e lo sta facendo: rientra bene nel campo per favorire i compagni e può puntare a rete esprimendo tutto il suo talento. Ma contro la Juve lo ho apprezzato molto anche per il suo spirito di sacrificio per la squadra, l’ho visto coprire da terzino, segnale che pure la sua condizione atletica è migliorata».

Quale sono le rivali più accreditate per l’Europa League? «Il Milan è sicuramente la più pericolosa sia per la rosa che per la sua tradizione. L’arrivo di Ibra ha ridato smalto e entusiasmo: lo svedese è proprio il leader che mancava. Il Verona può essere la sorpresa per la corsa all’Europa League. Juric è stato bravo a blindare la difesa e a organizzare un gioco d’attacco alla Gasperini, un po’ tutti riescono ad andare in gol».

L’importanza del mercato di gennaio: Demme e Lobotka hanno dato già un apporto importantissimo. «Sono due buoni giocatori, quelli che servivano in questo momento al Napoli». 

La Redazione

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