Studia gli avversari e per esempio per imbrigliare la Juventus è stato a lungo a rivedere le gare della squadra di Sarri. Ha voluto a tutti i costi Demme che è la pedina tattica chiave in questo suo neonato meccanismo di gioco: lo cercava già ai tempi del Milan e appena l’italo-tedesco ha mandato un segnale di disponibilità, Gattuso ha fatto partire all’assalto il ds Giuntoli.
FINTO DURO
Con la squadra ha avuto, fino ad adesso, atteggiamenti assai comprensivi. Ma questo non significa che sa quando è il momento di alzare i toni. I calciatori, in pubblico e in privato, esaltano il suo lavoro: il passaggio al 4-3-3, che il gruppo ha invocato inutilmente e a gran voce ad Ancelotti, il duro lavoro atletico, la preparazione dettagliata delle parti-te. Insomma, Gattuso è andato incontro al Napoli dandogli, esattamente, quello che andava cercando. Ha preteso una squadra che rimanesse in campo con la testa e con i sentimenti e con la Lazio e la Juventus ha avuto quello che voleva. Dice che non si fida, e ha ragione. Fonte: Il Mattino