Nonostante si tratti de “la partita”, i muscoli di “Ciro” Mertens, non rispondono e sembrano divenuti di seta. Per cui, il folletto belga non sarà di Napoli/Juventus. E nulla da fare anche per Koulibaly. Insomma, trovandosi in ballo, gli unici che hanno qualche chance di ballare, perché muoiono dalla voglia, sono Allan e Makismovic. E Gattuso ha ragione di essere ottimista solo per il brasiliano. Ha tratto indicazioni molto positive dalla gara di martedì, perché la sua vigilia è un inno all’ottimismo. Rino ha già capito che Napoli-Juventus per i tifosi azzurri non è una partita come le altre. E c’è un dato su tutti: sono già circa 32mila i tagliandi venduti. Ringhio sa che
questo Napoli non può sentirsi già rinato, troppi gli errori commessi. Troppe cose orrende sono accadute non più
tardi di cinque giorni fa, con la Fiorentina. Il passaggio alle semifinali non annuncia un bel niente, né primavera
né riscosse, al massimo un’ombra di disgelo dopo il grande freddo. Chiaro che sulla carta, in questo momento, la Juve di Sarri è ben altro: è un avversario forse ancora fuori portata. Quindi prudenza obbligata, squarci di ottimismo misto a orgoglio ma senza esagerare, i lavori sono ancora in corso. Ma Gattuso ha tutto in mano, è il leader totale di questa situazione. È l’uomo giusto al posto giusto nel momento più critico.
Il Mattino