IL LEADER. Si fa in fretta a ritrovarsi etichette addosso, però la postura e anche la partita dicono che l’uomo abbia provato anche ad essere un leader. S’è preso il pallone e l’ha tenuto (quasi) sempre per sé e per i suoi, come raccontano le giocate (94) che l’hanno indicato come il più attivo di quella notte un po’ pazza. La sua parte, sulla scena, è stata alterata immediatamente, non è la stessa cosa giocare a tre o a due, e quando Hysaj ha deciso di rimodellare Napoli-Lazio. Demme s’è calato in una nuova particina, lui e Zielinski assieme, senza più Lobotka a destra, con Callejon e Insigne allineati nella fase di possesso, che però al tedesco di Calabria è piaciuta assai. Perché lui è riuscito ad infilaci dentro settantuno passaggi, il più intraprendente della propria squadra, «oscurato» solo da Acerbi, che è arrivato a settantadue. FonteCdS.