Rocco Commisso e Giovanni Savarese si sono conosciuti quando l’attuale presidente della Fiorentina ha acquistato le quote di maggioranza dei New York Cosmos, Savarese era l’allenatore della squadra. Una grande amicizia fatta di affari, calcio e Italia. Oggi, Savarese, è coach dei Portland Timbers in Mls ed ha una passione che lo contraddistingue, quella per l’azzurro Napoli:
Savarese, domani sarà il suo derby del cuore. «Direi proprio di sì. Perché non ho mai nascosto la mia fede e la mia passione per il Napoli. Da bambini tutti abbiamo una squadra del cuore e la mia è sempre stata il Napoli. Da Krol a Maradona fino a oggi, ho sempre fatto il tifo per la maglia azzurra. Dall’altra parte ci sarà la Fiorentina di Commisso, al quale sono molto legato».
E allora cosa si aspetta? «Non se la prenda il presidente, ma noi abbiamo bisogno di punti».
Ah, proprio ne parla in prima persona… «Eh sì. Abbiamo già sofferto tanto in questa stagione. A Firenze, alla prima di campionato, è stata dura ma alla fine ci è andata bene. Certo, mi dispiace che a perdere debba essere proprio la Fiorentina ma il Napoli ha bisogno di punti».
La seguirà in diretta? «Qui siamo 9 ore indietro, ma non mi perdo una gara del Napoli, Qualche volta mi è toccata anche la sveglia alle 6 del mattino, ma per la fede si fa questo ed altro».
Da allenatore ad allenatore: come le sembra il nuovo corso di Gattuso? «Ho avuto modo di conoscere Gattuso e come giocatore ha dato l’anima, cosa che fa allo stesso modo anche da allenatore. Sicuramente la società ha saputo scegliere puntando su di lui e so che Gattuso ci tiene a far bene. Speriamo che abbia la possibilità per spingere la squadra con la sua energia».
Ma adesso ci racconti un po’ di Commisso: che tipo è? «È una persona mossa da grande passione per quello che vuole. Gli piace il calcio ed è un tipo molto di cuore. È molto sincero. Ci tiene al fatto che tutto venga fatto ad altissimo livello. Quando ci mette la testa in una cosa ci mette sempre anche il cuore».
Che tipo di esperienza è stata la sua con lui come presidente? «È stata ottima. D’altra parte facevo l’allenatore del Cosmos da prima che arrivasse come presidente e quando ha preso lui le redini mi ha confermato. Gli piace concedere le giuste opportunità alla gente e quando ha capito che ero lì da tempo mi ha confermato per dare continuità al progetto. Il rapporto tra noi è sempre stato positivo, in un mix tra inglese e italiano».
Si è stupito di vederlo alla guida della Fiorentina? «Già da tempo ricordo che aveva voglia di entrare nel calcio italiano che gli è sempre piaciuto. Ci aveva provato anche con il Milan, ma questa è la situazione perfetta per lui».
E ora che impressione le fa lì? «Penso che la Fiorentina sia la società più giusta per lui vista anche la grande passione che ci mette tutto il popolo di Firenze».
Ma ci dica la verità: quando Montella è stato esonerato, lei ha fatto un pensierino alla panchina della Fiorentina? «In questo momento tutti gli allenatori che sono in un altro continente vorrebbero fare un’avventura in Europa, ma ora come ora sto bene a Portland. Poi per il futuro non si sa mai. Di sicuro ci vuole il momento giusto».
Fonte: Il Mattino