RIECCO LA VIOLA
L’unico gol di Insigne su azione risale alla prima giornata di campionato. Si era all’esordio della Serie A e il capitano, dopo che la Fiorentina era riuscita a segnare il 3-3, sfruttò un pallone arrivato in area per firmare la vittoria. Un successo importante che faceva pensare ad una stagione spavalda e ricca di soddisfazioni. Ed, invece, le cose si sono messe male con il passare delle partite. Un peccato perché si poteva seriamente lottare per lo scudetto con la Juventus. Magari provando ad arrivare fino alla fine con un testa a testa. Poi sono arrivate le sfide maledette. Come quella con il Cagliari e da lì non si è capito più nulla. Senza dimenticare l’ammutinamento del 5 novembre dopo il pareggio interno in Champions con il Salisburgo. Quel no al ritiro ha finito per rompere gli equilibri. E la crisi costò cara ad Ancelotti. Con l’arrivo di Gattuso e il 4-3-3 il capitano ha tirato un sospiro di sollievo. Infatti questo modulo lo esalta non poco. Adesso, però, deve salire in cattedra ancora di più e decidere gli incontri. Perché al di là dei due rigori al Perugia deve cominciare a segnare di più. Magari, visto il precedente, si può scatenare contro la Fiorentina. Che nel corso degli ultimi anni è stato comunque una sua vittima. Di certo Lorenzo deve essere più Magnifico che mai. Anche perché qualche compagno di reparto non sta bene o ha smesso di crederci. Lui non se lo può permettere. Ma neanche ci ha mai pensato. Fonte: Il Roma