Maglia azzurra numero 20, Aldo Serena fu uno degli attaccanti dell’Italia di Vicini, quella delle notti magiche del ’90, in Serie A giocò con Torino e Juve, Inter e Milan, segnando in carriera 115 gol (nel 1988-89 con i nerazzurri vinse la classifica cannonieri con 22 reti festeggiando uno dei quattro scudetti in carriera, insieme ad altri due con il Milan e a uno con la Juventus). Fortissimo di testa, uno di quello che aveva il fiuto del gol, analizza i problemi offensivi di questa stagione del Napoli.
«Sta segnando meno rispetto all’anno scorso, questo è vero, ma direi che è una questione di equilibrio generale. Sulla bilancia vanno messi gli errori degli attaccanti ma allo stesso tempo pesano quelli dei difensori e dei portieri, come quel-li dei centrocampisti. Quando le cose non vanno bene è un discorso generale perché è tutta la squadra che perde fiducia». Quindi, gli attaccanti segnano meno perché hanno meno fiducia? «Questo sicuramente perché per gli attaccanti avere fiducia nelle giocate è un aspetto fondamentale per far gol. Bisogna avere la mente libera quando calci verso la porta, questo non è un mistero.La stagione era partita bene, contro il Liverpool al San Paolo vidi un grandissimo Napoli: sembrava il punto di partenza per una stagione molto interessante, invece ha preso una piega completamente diversa».
Milik 7 gol in 10 partite prosegue tra alti e bassi: un passo indietro evidente il suo contro la Lazio? «Milik è un punto fermo del progetto Napoli, da quello che ho capito invece Llorente potrebbe anche andare via a gennaio. Il club azzurro punta moltissimo sull’attaccante polacco: secondo me è completo ma per metterlo nelle migliori condizioni per segnare va servito in un certo modo». Fonte: Il Mattino