David Ospina 26 passaggi, solo uno sbagliato, ne parla Gennaro Iezzo a Il Mattino
Il peso della sconfitta, quello di dover sostenere lo sguardo dei compagni che provano a rincuorarti. Eppure, David Ospina in 26 passaggi fatti contro la Lazio, 25 volte aveva trovato un compagno: un errore, fatale. «Ospina ha fatto quello che ha chiesto Gattuso, quello che deve fare sempre ogni giocatore: lo dico da istruttore, da allenatore e da ex portiere». Gennaro Iezzo parte dal presupposto base: non è stata, solo, una lettura sbagliata. Eccolo ai microfoni de Il Mattino:
Non si rischia, però, di esagerare con la ricerca della costruzione dal basso ad ogni costo?
«L’esperienza deve consentirti di leggere le situazioni, anche se l’impostazione è diversa. Ospina non si è accorto di non avere sbocchi, che c’era bisogno di spedirla lontano: i compagni erano schermati, non c’erano appoggi. Anche ai miei portieri dico sempre che bisogna giocare la palla, la strada segnata da Gattuso è giusta. Solo quando serve, il pallone va spazzato».
Colpa, anche, di un eccesso di sicurezza?
«Quando ero io a difendere i pali del Napoli, mi capitò una volta di giocare il pallone vicino la bandierina: mister Reja mi chiese cosa stessi facendo e ometto qualche sua espressione più volgare. Gli risposi: mister, si preoccupi quando la hanno gli altri la palla. Quando ti senti sicuro, la giochi. Ospina è uno bravissimo con i piedi, non credo si tratti di eccessiva sicurezza: semplicemente, non si aspettava che Immobile andasse a mille all’ora».
Torna Meret: portiere che deve crescere molto nel gioco palla a terra?
«Meret è giovane ed è uno che deve lavorare su questo fondamentale: ma ha tutto il tempo per farlo. Ospina, mi sembra abbia un po’ più di tecnica: a Napoli c’è stato il numero uno in tal senso, Pepe Reina. Se c’era Pepe, contro la Lazio, l’avrebbe spedita lontano».
Giusta l’alternanza tra i portieri?
«Gattuso vuole un titolare e ha ragione. Solo il Napoli di Ancelotti cambiava il titolare». Fonte: Il Mattino