L’AUTOGOL DI KOULIBALY
Nelle prime due giornate il Napoli ha subito 7 reti, sintomo di una fragilità della fase difensiva amplificata poi da errori evidenti individuali e collettivi. Il manifesto di questa stagione rischia di essere lo sciagurato autogol di Koulibaly al 92′ di Juventus-Napoli, che ha vanificato la miracolosa rimonta da 0-3 a 3-3. Il 4-3 incassato in quel modo ha subito messo in crisi l’autostima azzurra.
Da lì sono iniziati i regali: ne contiamo in totale almeno 7, ai quali vanno aggiunti altrettanti errori più o meno grossolani in retro-guardia. Un’antipatica abitudine è, per esempio, quella rinverdita lunedì sera da Di Lorenzo, lo “scivolone”, che ha anche un sinistro significato figurato. Il terzino è stato sfortunato, Hysaj (soprattutto) e Manolas hanno completato l’opera non chiudendo su Lukaku. I problemi nella scelta corretta dei tacchetti erano già emersi nella gara con il Parma, alla “prima” di Gattuso, quando andò in scena il festival delle cadute. È il 4′ quando Koulibaly scivola, concede metri e gol a Kulusevski e si infortuna pure.
Nel finale, al 93′, lo emula Zielinski, che crolla a terra avviando il contropiede poi chiuso in gol da Gervinho. Omaggi della casa, come lo è stato il primo gol della gara poi vinta dal Bologna nel finale lo scorso primo dicembre: il pasticcio tra Koulibaly e Ospina (respinta del primo che anticipa l’uscita a vuoto del secondo) ha permesso a Skov Olsen di segnare il suo primo gol in A, avviando peraltro la rimonta della sua squadra. Fonte: Il Mattino