Gattuso e Conte, ne parla chi li fece esordire: Dino Zoff

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Anno 2000, Dino Zoff all’epoca ct dell’Italia, fece esordire Gattuso in Nazionale a febbraio in un’amichevole contro la Svezia e Conte lo portò a giugno alla fase finale degli Europei in Belgio-Olanda chiusi al secondo posto con la sconfitta in finale al golden gol contro la Francia.

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«Gattuso con me fece qualche apparizione e poi si costruì una grande carriera anche in Nazionale. Conte per la mia Italia era un calciatore importantissimo capace di fare tutte le fasi e anche qualche gol: un centrocampista completo di quelli che piacevano a me».
La grinta il loro marchio di fabbrica?
«Erano molto grintosi da calciatori e lo sono anche adesso da allenatori e hanno tante altre qualità. Conte da tecnico ha già fatto una carriera notevole con la Juve, l’Italia, in Inghilterra e ora all’Inter, Gattuso ha cominciato più tardi e potrà togliersi tante soddisfazioni».
La grinta e poi: quali sono le altre caratteristiche che accomunano Gattuso e Conte?
«Sono tutti e due allenatori che badano al sodo, due tecnici molto concreti».
Che confronto s’immagina?
«L’Inter è una squadra molto potente fisicamente, il Napoli come migliore caratteristica può sfruttare la rapidità. Conte sta lavorando già dall’estate sulla squadra, Gattuso è alla terza partita è avrà ancora bisogno di tempo per poter trasferire alla squadra la sua fisionomia».
S’aspettava una Inter già così forte con l’arrivo di Conte?
«Conte è un grande allenatore e sta riuscendo a tirare fuori il meglio dai giocatori: l’Inter se la giocherà per lo scudetto, anche se la Juve come rosa ha qualcosa in più».
E Gattuso dove può portare il Napoli?
«Il Napoli ha le potenzialità per la rincorsa a un posto in Europa. Certo, ha diverse squadre davanti ma può farcela e Gattuso può essere l’allenatore giusto».
Napoli-Inter che partita sarà: vista la classifica, potrebbero essere i nerazzurri a impostare di più una partita di attacco?
«Attaccheranno tutt’e due le squadre a seconda dei momenti della partita: non credo a un Inter d’attacco e a un Napoli di contropiede o viceversa».
Lukaku e Milik potranno essere gli uomini decisivi?
«Potranno essere loro ma potranno essere altri. Inter e Napoli hanno tanto ottimi giocatori».
Tra questi Insigne: come spiega che Lorenzo ora si sia imposto in Nazionale, mentre a Napoli sta avendo in questa stagione tante difficoltà?
«Insigne tornerà a fare bene anche nel Napoli, come ha sempre fatto in passato: appena si tranquillizzerà l’ambiente tornerà a tirare fuori i suoi numeri migliori. È uno dei talenti del calcio italiano e per la Nazionale è diventato importante».
Napoli-Inter, supersfida subito dopo la sosta natalizia: un’insidia in più?
«Sinceramente non credo che questo possa influire più di tanto: la sosta oltretutto è stata breve e tutte e due le squadre si faranno trovare pronte sia atleticamente che mentalmente».
Meret e Handanovic: domani al San Paolo sarà anche un duello super tra portieri?
«Handanovic è già affermato, uno dei portieri più forti in assoluto. Meret è sulla buona strada per diventarlo: è già entrato nel giro dell’Italia e potrà giocarsela con Donnarumma».
In cosa il Napoli non potrà sbagliare conto l’Inter?
«Finora il Napoli ha mostrato qualche problema come organizzazione difensiva, Gattuso ci starà già provvedendo. La prima cosa è l’equilibrio ma questo nel calcio vale per tutti». Fonte: Il Mattino

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