L’aria di Napoli fa bene agli attaccanti e non solo: Esposito è solo l’ultimo della lista

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L’ultima favola del 2019 è stata tutta napoletana. O meglio, non tutta. Perché il protagonista in questione si chiama Sebastiano Esposito, nato 17 anni e mezzo fa a Castellammare di Stabia. Nelle sue vene i globuli rossi non scorrono, ma rotolano: merito di un padre ex allenatore che ha tirato su tre figli a pane e pallone. A 9 anni, però, ha lasciato la sua città e la Campania per trasferirsi a Brescia, la prima squadra che ha intravisto in lui del talento. Dicevamo della favola, perché a meno di 18 anni Sebastiano ha segnato il suo primo gol da professionista contro il Genoa, nell’ultima gara del 2019 e l’ha fatto con la maglia dell’Inter, ovvero il club che dal 2014 lo ha voluto (fortemente nelle proprie giovanili). Il resto oramai è storia recente.

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LA DIASPORA

Sebastiano Esposito è solo l’ultimo di una lunga serie di figli di Napoli esplosi calcisticamente lontani da casa. La lista è così lunga che si non risulterebbe difficile fare una squadra di buon livello che in serie A farebbe la sua degna figura. Non servirebbe nemmeno allontanarsi troppo, perché il secondo tassello della formazione lo potrebbe aggiunger Sebastiano stesso, con suo fratello Salvatore: centrocampista di 19 anni che oggi gioca in Serie B con il Chievo, ma è in prestito dalla Spal, quindi in odore di serie A.

Ma evidentemente quella di Castellammare di Stabia deve essere un’aria con qualcosa di speciale, visto che da quelle stesse parti vengono anche altri due fratelli che oggi sono in serie A: Gigio e Antonio Donnarumma. Entrambi sono portieri del Milan e Gigio, il più piccolo dei due, è anche il numero uno della Nazionale, ovvero è l’uomo – ma vista l’età sarebbe meglio dire il ragazzo – che ha ereditato il non facile scettro di Gigi Buffon.

VIZIO DEL GOL

L’ultimo gol made in Napoli è quello di Sebastiano Esposito, ma la lista dei bomber che provengono dalle sue stesse parti è davvero lunga. Basti guardare la classifica dei marcatori dei Serie A del campionato in corso. Il primo della lista è Ciro Immobile, nato a Torre Annunziata e cresciuto nelle giovanili della Juventus. Da qualche anno a questa parte gioca e segna (eccome se segna) indossando la maglia della Lazio. Una sorta di punto di arrivo dopo una serie di giri che lo hanno portato anche all’estero con Borussia Dortmund e Siviglia. Oggi a Roma ci sta alla grande e a suon di gol ha conquistato anche un posto – più o meno fisso – nella Nazionale di Mancini.

A proposito di gol (e di Torre Annunziata), per il Brescia segna Alfredo Donnarumma che in due anni ha messo insieme 48 gol in serie B (lo scorso campionato è stato capocannoniere del torneo) e alla sua prima stagione in serie A è già a quota 4, bottino niente male. E pensare che se Donnarumma – napoletano – è stato capocannoniere lo scorso anno in serie B, un altro napoletano lo è stato in Serie A: Fabio Quagliarella. L’attaccante classe ’83 non sembra aver perso il suo vizio del gol e dopo aver segnato (seppur solo per una stagione, 2009-10) con la maglia del Napoli, ha trovato la sua consacrazione totale a Genova, sponda Sampdoria.

Fonte: Il Mattino

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