Il giornalista Enzo Bucchioni ha parlato del mercato invernale soffermandosi sul colpo Ibrahimovic: “Ha accettato l’ultima sfida, il Milan, la soluzione che è stata da subito il suo obiettivo. Come vi abbiamo sempre detto su questo nostro giornale online, al di là dei normali alti e bassi di una trattativa complessa come questa, per di più in presenza di un personaggio dal carattere difficile come Ibrahimovic, l’idea dello svedese è sempre stata il ritorno in Serie A e al Milan in particolare. Ovvio che dovessero esserci tutte le condizioni richieste, ovvio che il giocatore dovesse sentire dentro di se la forza per una sfida del genere, ma in questi due mesi non c’è mai stato niente di concreto al di fuori del Milan. Del resto la verità su questa vicenda la rivelò il 7 novembre scorso Don Garber, proprietario della Mls. Annunciando l’addio di Ibra dal campionato americano, in una intervista si lasciò sfuggire che lo svedese sarebbe tornato al Milan. Le smentite (ovvie) arrivarono, certe interviste (guarda caso) sono sempre fraintese, ma evidentemente Garber sapeva bene quali erano le intenzioni del giocatore“.
Ha aggiunto: “Trattative del genere sono lunghe per mille ragioni e non soltanto per l’età di Ibra. Al Milan in sostanza ha detto sempre sì, era il suo pensiero, se aveva dei dubbi li aveva per sé stesso. Prima di arrivare a ieri, alla decisione finale, ha voluto capire fino in fondo se oltre alla volontà. Anche il fisico di un ragazzo di 38 anni avrebbe potuto essere ancora competitivo a certi livelli. Una risposta che l’ha macerato non poco, uno come lui deve essere protagonista, altrimenti meglio rinunciare. Un’altra variabile era la situazione familiare, ma qui non ha avuto dubbi. La moglie è sempre stata sicura di volere Milano e soltanto Milano. Altre telefonate sono arrivate, per affetto ha parlato con Mihajlovic, ma ricorderete cosa disse Sabatini. Per stima e grande intesa personale ha parlato con Ancelotti prima per Napoli e poi per l’Everton. Ma ricorderete anche qui le parole di De Laurentiis, mentre in Inghilterra oggi si gioca un calcio troppo fisico per Ibra. Meglio di no”.