L’estate del 2019 a Dimaro-Folgarida, quando tutto comincia, tra il rumore assordante delle pale di un elicottero e la trattativa, poi sfumata, per arrivare a Pépé: quando Boubakary Soumaré compare nel macrocosmo Napoli, ed ha appena venti anni, di lui si sanno già varie cose, non ultima, osservandolo che in qualche modo ricordi Yaya Touré. «Lo cedete?». Il Lilla ha appena stupito in Francia, secondo in classifica alle spalle dell’inarrivabile Psg, e Soumaré, in ventidue presenze, ne ha fatte vedere di cose. Sembra un predestinato e forse lo è, a Castel Volturno viene consigliato da un manager con conoscenze internazionali, ma spiccatamente francesi, e la valutazione è ancora umana, intorno ai dieci milioni di euro. Poi, l’esplosione, che il Lilla, nell’agosto scorso, aveva annusato, e quello scatto immediato verso i trentacinque milioni di euro: adesso è diventato un intrigo internazionale, ci sono anche il Tottenham e il Manchester United, e si sa che certe sfide a volte diventano impossibili, soprattutto contro certi colossi internazionali. Però la speranza di Giuntoli resta accesa, anche se rischia di andare a spegnersi in breve.