Gattuso ha le idee chiare. Per svoltare, il suo Napoli ha bisogno di un cervello pensante in mezzo al campo. Un giocatore che metta ordine e che faccia ripartire rapidamente l’azione. Si tratta di caratteristiche che non possiede nessuno dei centrocampisti attualmente già in rosa, motivo per il quale l’allenatore azzurro ha già iniziato a parlare con Giuntoli e De Laurentiis. Durante la conferenza di presentazione ha fatto capire che di Ibra non se ne parla, anche perché i problemi del Napoli non sono in avanti, ma in mezzo.
CACCIA AL REGISTA
L’identikit tracciato da Ringhio è facile-facile ed è di un regista puro, uno di quelli che parte in mezzo ai tre di centrocampo ma poi si abbassa verso la linea difensiva, prende il pallone e lo smista velocemente verso l’altra metà campo. In tal senso l’uomo giusto potrebbe essere quel Lucas Torreira che al Napoli piaceva prima ancora della sua partenza per l’Inghilterra. Poi l’operazione non si concluse e l’uruguayano si accasò con l’Arsenal. Gli azzurri, però, non hanno mai smesso di flirtare con il regista ex Pescara e Sampdoria e ora i contatti hanno ripreso a farsi più insistenti. Sì, perché Torreira incarna lo stereotipo del regista che tanto piace a Gattuso.
Non solo perché ha visione di gioco, tiro da fuori e personalità per costruire il gioco dal basso, ma anche perché a dispetto di una struttura fisica nella media, ha gambe forti e temperamento deciso per poter fare anche l’incontrista oltre che il costruttore. Il problema per concludere l’accordo è sempre di natura economica, perché il Napoli non vorrebbe spingersi oltre i 30 milioni di euro (comprensivi di bonus), mentre l‘Arsenal ha pretese decisamente più alte. A questo punto la trattativa è destinato a protrarsi ancora per qualche settimana, almeno fino alla fine di dicembre, ma non oltre. Da questo punto di vista Gattuso è stato chiaro: i rinforzi li vuole subito, perché il suo Napoli va costruito a partire dall’inizio di gennaio, non a campionato già ripreso da troppo tempo.
Fonte: Il Mattino