Il punto della situazione – di R. Muni: “Napoli, ancora una grande delusione”
Continua il periodo assurdo per la squadra azzurra che, davanti al proprio pubblico, è costretta ad incassare una nuova sconfitta, la quinta stagionale. Il Parma ha approfittato dell’avvio shock della squadra di Gattuso, portandosi in vantaggio dopo pochi giri di lancette. Inoltre, proprio mentre cominciavamo a capire come digerire un nuovo inutile pareggio, è arrivata la doccia fredda in contropiede, proprio all’ultimo tuffo. Troppe cose che non sono andate bene a fronte di pochissime note positive. Tra queste ultime c’è sicuramente Arek Milik. Che dopo la tripletta realizzata in Champions, ha trovato ancora una volta la via del gol, quello dell’1 a 1, che ha illuso i tifosi azzurri su una possibile rimonta.
Oltre al bomber polacco, spiccano i soliti Meret e Di Lorenzo, che hanno cercato di salvare il salvabile: il primo, con un paio di interventi che hanno tenuto il Napoli in partita ed il secondo con un gioco vivace sulla corsia di destra e numerosi cross che potevano e dovevano essere capitalizzati. Per il resto è stata notte fonda sul San Paolo, nonostante il cambio di guida tecnica, che aveva destato l’ambiente partenopeo dal torpore in cui era piombato.
Il Napoli non hs ringhiato, nonostante Gennaro Gattuso in panchina, che ha provato a mescolare un po’ le carte, tornando al 4-3-3 di memoria sarrista. Purtroppo, la squadra azzurra sta pagando il deficit di un centrocampo orfano di Hamsik e, soprattutto, di un regista in grado di dettare tempi e ritmo. A questo innegabile deficit, si sono aggiunti i periodi di scarsissima forma di alcuni dei punti di forza del recente passato. Koulibaly, uscito per infortunio dopo un quarto d’ora, ha commesso un nuovo scivolone, costato lo svantaggio iniziale.
Insigne e Callejón hanno sprecato non poche occasioni, piuttosto propizie, acuendo il mal di gol che attanaglia la squadra azzurra in questa maledetta stagione. Lo stesso Mertens, subentrato a partita in corso, ha piuttosto girato a vuoto alla ricerca della giocata vincente, senza mai trovarla.
Gattuso ha parlato di problema esclusivamente di carattere psicologico e questo è senz’altro vero. Tuttavia, ci sono problemi sia di carattere strutturale, soprattutto nella linea mediana, sia di tenuta atletica. Nonostante tutto, la sconfitta di sabato pomeriggio ha punito la squadra oltre i propri demeriti. Perché al netto dei problemi, il Napoli ha cercato di imporre un ritmo piuttosto sostenuto, affacciandosi più volte dalle parti di Sepe, ex di turno.
Dovrà lavorare molto, Gennaro Gattuso, per mettere insieme i cocci di una squadra implosa su se stessa, svuotata dal suo interno. Se solo avesse avuto la possibilità di lavorare più tempo, prima di esordire: durante la sosta dopo la partita con il Genoa, per esempio, piuttosto che durante quella natalizia. De Laurentiis, quest’anno, non ne sta azzeccando una giusta!
a cura di Riccardo Muni