Il calcio è così e non cambierà per l’occasione. Quando le cose non vanno paga l’allenatore, anche se probabilmente, il tecnico ha responsabilità e non colpe. Ma non si può di certo sostituire a stagione in corso una parte della propria rosa. E non cambierà neanche il fatto che ci sarà chi sogghignerà e chi, invece, ne sarà dispiaciuto. Accadrà anche a Napoli, così come pare ormai sia scritto. Il CdS scrive di chi è, in merito all’ancora eventuale, ma probabile addio di Ancelotti, dispiaciuto per le sorti del proprio allenatore:
“Il calcio non è cambiato, né accadrà: chi gioca è felice, chi non lo fa e viene messo in discussione borbotta, a voce magari anche alta. Ma c’è un Napoli che già avverte l’amarezza per un epilogo che sembra scritto e che avrebbero scongiurato, ed è Meret ma anche Di Lorenzo, è Lozano ma anche Llorente, è Koulibaly e con lui Manolas, è Mario Rui che ha rivisto la luce dopo un anno ma poi Elmas, Zielinski e Milik, difeso ad oltranza, anche dinnanzi agli errori più clamorosi e, magari, ci sarebbe anche Fabian Ruiz, che qui è stato voluto da Giuntoli ma anche da Ancelotti, convinto delle sue qualità dalle relazioni che aveva «steso» suo figlio Davide. E fa niente se l’ultimo Fabian Ruiz non sia stato quello della prima stagione, se abbia sparso una serie di perplessità caratteriali recentemente”.