Le ultime 5 stagioni di Allegri da allenatore hanno coinciso con altrettanti Scudetti vinti e due finali di Champions perse. Da allenatore della Juventus ha toccato quasi il tetto d’Europa, a dimostrazione di una grande capacità non solo in campo italiano. La Serie A è praticamente il giardino di casa e nelle cinque stagioni alla guida dei bianconeri ha dimostrato anche una grande versatilità nell’utilizzo delle risorse che gli sono state messe a disposizione dalla dirigenza.
Il suo matrimonio con la Juventus si è interrotto non solo per il raggiungimento della fine di un ciclo, ma anche per una serie di frizioni con la società (lato Nedved-Paratici). Con Agnelli, infatti, il rapporto di stima reciproca è rimasto assolutamente invariato.Da allenatore della Juventus ha duellato col Napoli per il titolo e nella stagione 2017/2018 ha dovuto sudare fino alle ultime giornate per poi spuntarla nonostante il KO dello Stadium dopo il goal di Koulibaly.
Non ha uno schema di riferimento, ma gli piace adattare le sue idee di gioco in base al tipo di giocatori della rosa. Ha esaltato le doti balistiche di Higuain, ‘estro di Dybala, la forza fisica di Matuidi, la corsa di Cuadrado. Insomma, l’uomo giusto per tutte le stagioni. E a proposito, dopo aver vinto (e convinto) tanto, ha deciso di riposare. A inizio stagione ha dichiarato di volersi prendere un anno sabbatico per dedicarsi alla famiglia, ma chissà che una chiamata da parte di De Laurentiis non lo possa far tornare sui suoi passi. Con Allegri si potrebbe ripartire da zero, cercando di salvare la stagione in corso e gettare le basi solide per il futuro.
Fonte: Il Mattino