E’ un Carlo Ancelotti equilibrato, ma deciso, quello che si presenta ai microfoni Sky a fine gara. Si prende le sue responsabilità, ma chiede anche qualcosa ai suoi: “Una squadra che non riesce a mantenere concentrazione, un primo tempo discreto anche se non eccezionale. Il momento è molto negativo, delicato, c’è bisogno di un confronto, perchè bisogna uscire da questo periodo, che adesso è veramente troppo lungo. Domani mi devo confrontare con la squadra, devo vedere cosa c’è che non va, me lo devono dire… Io so che in questi casi è l’allenatore che devi prendersi delle responsabilità, se la squadra mi aiuta, le soluzioni le troviamo insieme, altrimenti le troverò da solo…Questo è un problema tecnico e tattico, di testa, ma da qualche parte bisogna cominciare, a questa squadra manca la compattezza, rispetto a quanto fatto per esempio contro il Liverpool. Io mi prendo gran parte delle responsabilità, ma non credo di essere il solo ad averle. I calciatori li mando in campo io, ma i giocatori devono metterci del loro e secondo me non lo stanno facendo o lo stanno facendo in parte. Non è un problema di qualità, ma non si può passare da 100 a 30 in una partita. E’ il problema di un collettivo che non funziona, anche lo scorso anno c’erano le rotazioni, ma questo sarebbe un falso problema, chi c’è c’è, deve fare di più. Il rapporto con la società è quotidiano, stiamo soffrendo tutti per questo momento delicato, che dobbiamo risolvere insieme”
