Eriksson racconta il “suo” Ancelotti da calciatore ai microfoni de Il Mattino

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Sven Goran Eriksson, diciotto trofei vinti in panchina, l’unico tecnico nella storia del calcio ad aver fatto il double scudetto-coppa nazionale ha parlato a Il Mattino. Ecco le sue prime parole che son per Ancelotti

 

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Eriksson, lei arrivò in Italia nel 1984 ed allenò subito Carlo Ancelotti alla Roma. Che rapporto c’era tra voi? Siete ancora in contatto?
«Siamo rimasti in ottimi rapporti: e non potrebbe essere altrimenti. Abbiamo avuto un’interlocuzione molto proficua quando ho allenato la Costa D’Avorio e lui era al Chelsea: parlavamo di Drogba e di altri calciatori, mi fu molto utile. È impossibile parlare male di Carlo: come uomo, come allenatore, come calciatore. Un gran signore che stimo moltissimo, di una correttezza unica. Come giocatore era incredibile: già alla Roma aveva entrambe le ginocchia rotte, eppure correva lo stesso». 
Si aspettava che avesse questa carriera come allenatore? «Già all’epoca era chiaro che se avesse scelto la carriera di tecnico avrebbe avuto successo: serietà e curiosità per ogni aspetto del calcio erano le sue peculiarità».

Fonte: Il Mattino

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