Il giornalista Liberato Ferrara ha commentato il momento del Napoli soprattutto per quel che riguarda la situazione legata alla squadra azzurra:“In oltre 15 anni di gestione aureliana del Napoli abbiamo imparato una cosa: il presidente, nel bene come nel male, fa sempre di testa sua. Ascolta, relativamente, tutti. Poi decide di testa sua. Quando lo fa dopo una lunga meditazione in genere non sbaglia. Quando agisce di impeto… che Dio ne scampi e liberi. Siamo certi che in queste settimane tanti avranno provato a farlo ragionare. E’ un caso unico, quello di una squadra che rifiuta di andare in ritiro. Il che vuol dire che manca una giurisprudenza in materia. Il presidente, sensazione, ha capito che non gli conviene la guerra. Una via di uscita ragionevole ed onorevole sarebbe quella di una multa pari al 5% di una mensilità (niente). Un qualcosa di simbolico, ma che affermerebbe la sua ragione. Il personaggio non ammetterà mai di avere torto, soprattutto quando, fondamentalmente, ha ragione. Ma questo avviene anche quando ha torto. Basta leggere con attenzione il tweet del dopo Anfield. Quando ha parlato di gufi (chi sono, hanno rilevanza in società?), e quando ha detto che la storia dei rinnovi dei contratti non ha peso nel rendimento. Una accusa, neanche velata a tifosi e, soprattutto, stampa. Il problema è che tifosi e stampa sono stati spettatori inermi. Il teatrino (non parliamo di sceneggiata, che è una forma di arte) è stato tutto interno alla SSC Napoli ed ai suoi tesserati”.