Paolo De Paola, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo a Punto Nuovo Sport Show. “Prolungare ulteriormente un dissidio, mi sembrava fuori luogo. La squadra ha fatto il suo dovere pareggiando con i campioni d’Europa. Sono segnali che non devono essere sporadici, ma c’è bisogno di continuità. Secondo me è un gesto anche propedeutico affinché si arrivi ad una soluzione. Dietro le società c’e una grossa impresa commerciale, la follia dei sentimenti e la follia economica devono incrociarsi. Se fosse una società normale si caccerebbero i ribelli e si rimpiazzerebbero. Insigne? Credo che ci sia bisogno di un procuratore diverso da Raiola, che possa realmente parlare al giocatore. È un talento strepitoso, sempre in conflitto con l’ambiente. Non spetta a me fare lo psicanalista, ma Insigne non può attaccarsi a qualunque cosa, in campo non è mai troppo sereno. Aiuta tanto, ma deve entrare nell’ottica di saper ascoltare alcune cose e dimenticarne altre. I veri campioni diventano tali se diventano vere bandiere, se non sta bene con l’ambiente, la città, se ne vada. Credo che se le aspettative siano quelle di quantificare adesso una cifra sbalorditiva, è sbagliato. Deve accontentarsi di un trasferimento a profilo basso, di modo che possa far vedere altrove le sue qualità”.
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