Gli avvisi ai naviganti, a partire dal comandante della nave, sono chiari. La rotta prevede un solo orizzonte: qualificazione agli ottavi di Champions e la risalita in campionato (il quarto posto è a cinque punti, in attesa del recupero del Cagliari a Lecce), tenendo conto di un calendario che a partire da domenica (c’è il Bologna al San Paolo) fino a Natale è piuttosto tenerello. De Laurentiis, che rientra oggi in Italia, non andrà a Liverpool né incontrerà la squadra nelle prossime ore. Il tecnico di Reggiolo ha carta bianca. In tutto. Con Ancelotti i contatti sono quotidiani e, al momento, è escluso ogni tipo di ribaltone. Già, al momento. Né il presidente né Ancelotti hanno pensato o stanno pensando a una soluzione elettrochoc, immediata: la separazione. Salvo sorprese se ne riparlerà durante la sosta natalizia, nel caso in cui non ci sarà la svolta attesa. Certo, gli obiettivi dell’estate sono un ricordo, pallido. Gli azzurri non vincono da sei gare, dal 23 ottobre a Salisburgo (3-2). Non era venuto qui «per pettinare le bambole» aveva detto. Ma intanto bisogna risalire alla stagione 2010/11 quando era al Chelsea per trovare una striscia negativa di sei gare senza vittorie. Solo due volte, nella sua carriera, ha fatto peggio: quando era al Parma (otto partite senza vittorie) nel 99 e nel 2001/02 quando alla Juventus tra il 10 gennaio e il 19 febbraio le gare senza successi furono sette.
Fonte: Il Mattino