Per certi versi i loro percorsi si inseguono e si sfiorano. Perché Dries Mertens e Krzysztof Piatek hanno storie simili. Sono arrivati entrambi al successo come bomber un po’ dal nulla. Il belga ha scoperto la sua vena ispirata per il gol in età già avanzata e un po’ per caso (dopo il ko di Milik), mentre il polacco è arrivato dal nulla e in meno di 6 mesi si è preso lo scettro dei cannonieri di serie A saltando a piè pari dal Genoa al Milan. Ma non solo.
DOPO PIPITA
Mertens e Piatek, come se non bastasse, si sono inseriti più o meno inconsapevolmente in un alveo che era stato già tracciato dallo stesso predecessore: Gonzalo Higuain. Mertens ha preso il posto del Pipita nell’attacco del Napoli (quello che sarebbe dovuto toccare a Milik), mentre Piatek ne è diventato il successore naturale dopo la partenza dell’argentino per il Chelsea nella scorsa sessione di mercato a gennaio. Insomma, destini più o meno incrociati su una scia comune. Su una cosa, però, hanno fatto scelte diverse: il belga ha confermato il suo 14 lasciando vacante quella numero 9 che invece il polacco ha ereditato all’inizio di questa stagione e che al momento sta confermando la tradizione negativa che accompagna chi la indossa in rossonero (Higuain compreso).
Fonte: Il Mattino