Integro e fisicamente sempre al top, questo è da sette anni a questa parte José Callejon. In questo lasso di tempo, lo spagnolo non è partito titolare solo in otto occasioni (due per squalifica) e le altre per scelta tecnica. Cinque volte si è trattato della scelta di Ancelotti, tecnico che adotta il turnover. Ma Callejon “ha convertito” anche lui. Di recente è sempre stato in campo sia in Champions sia in campionato, con un rendimento superiore alla media. Al momento “latita” solo la voce “gol”, ma ciò potrebbe essere conseguenza dell’ interpretazione relativa la 4-4-2. La notizia, se di notizia si può parlare, è che, così come per Rafa Benitez e Sarri, Callejon è diventato un totem anche per il tecnico di Reggiolo. Sabato a San Siro con il Milan, nel frattempo, continuerà la sua scalata personale: attualmente conta 320 presenze complessive e in due salti aggancerà Ferrara al quinto posto di questa speciale classifica. Il futuro non è ancora scritto. Il suo contratto scadrà a giugno 2020 e a gennaio potrà svincolarsi a parametro zero, ma De Laurentiis gli ha offerto un biennale alle medesime cifre attuali (3 milioni). Sarà una scelta di vita. E comunque, tanti applausi.
CdS