Scatta l’ora di Llorente? M & M in difficoltà fisica
Con Mertens e Milik alle prese con qualche problema di infermeria, tocca a Fernando Llorente assumersi le responsabilità del bomber. A Napoli è arrivato in punta di piedi, come colpo di mercato last minute passato quasi sotto silenzio. Un po’ perché è stato preso a parametro zero, e un po’ perché a 34 anni non incarnava lo stereotipo del giovane di belle speranze. Eppure il suo è un curriculum di tutto rispetto. Due finali di Champions perse (una con la Juve contro il Barcellona e l’altra con il Tottenham sei mesi fa contro il Liverpool), ma anche una di Europa League portata a casa con la maglia del Siviglia. Insomma, un pacchetto di esperienza che da solo vale più di quello di tutto il resto dell’attacco di Ancelotti. D’altra parte è uno che non ha mai pensato di fare gol e basta. L’allenamento al primo posto. Dai tempi della Juve si fa aiutare da un preparatore atletico personale (Alejandro) che lo segue passo passo anche durante questa sua nuova avventura napoletana. All’inizio della stagione gli è stato utile per entrare subito in condizione, mentre ora lo aiuta negli allenamenti personalizzati per restare in forma. In Spagna – a proposto, con la Roja ha conquistato un Mondiale e un Europeo nel biennio 2010-2012 – lo chiamano il Re Leone per la chioma fluente e la capacità di essere dominante in area di rigore, ma a Napoli ci ha messo un attimo a mettersi al servizio della squadra senza voler fare la prima donna. Mai un lamento per qualche panchina di troppo, ma ben tre ruggiti (due in campionato e uno in Champions) sufficienti per fargli conquistare il cuore dei napoletani. Nell’arco di 5 giorni (da sabato pomeriggio e mercoledì prossimo) può servire le prossime zampate con Milan e Liverpool. Come? Correndo e esaltandosi alla vista del rosso. Ma per Fernando da Pamplona non dovrebbe essere poi un problema.Fonte: Il Mattino