VIVA L’ITALIA
Per Insigne l’Italia s’è desta. Due anni fa di questi tempi era il pomo della discordia, relegato in panchina nella sera in cui la Svezia doveva essere sconfitta. Ora suona la carica, con quella generazione di talenti cresciuta assieme a lui. Sì, spesso le nazionali sono viste col fumo negli occhi, come una maledizione. Ma stavolta no. No, per Insigne è l’occasione per distogliere lo sguardo dagli affanni nel Napoli, per riprendere fiato, inglobare ossigeno, ripulire i pensieri. Certo, c’è di mezzo la solita questione tattica ovvero il fatto che nell’Italia gioca dove vuole lui (ma non in suo onore, sia chiaro) mentre nel Napoli gioca dove vuole Ancelotti. Resta da capire se l’amore per la sua città lo soffoca davvero come sembra stia succedendo negli ultimi tempi. E se proprio il suo rendimento senza la maglia del Napoli (e la fascia da capitano) sono il segnale di un matrimonio che va interrotto. Per il bene di tutti. Una risposta che conosce solo Insigne.
Fonte: Il Mattino