Il Napoli è una grande azienda, ci vogliono dirigenti di pari livello. Ne ha parlato il magistrato Borrelli
Il magistrato Borrelli è un grande tifoso del Napoli. le sue parole raccolte dal CDS in una lunga intervista.
« De Laurentiis non smonterà questa squadra che rappresenta una delle sue aziende. Non penso affatto alle epurazioni, men che meno alla liquidazione. A fine stagione potranno andare via quei quattro o cinque calciatori che sarebbero andati via, a prescindere».
Il magistrato Borrelli, sul ritiro, che posizione assume?
«E’ stato commesso un errore: una scelta, che poi è una decisione della società, si accetta o semmai si cerca di discuterne, ma non ci si oppone. Siamo però nel bel mezzo di una situazione complessa, in cui è mancata la connessioni tra le varie aree del club e probabilmente prima e dopo la gara con il Salisburgo sono emerse tensioni che covavano da un bel po’.Il Napoli è ormai uno dei primi venti club europei e forse serve una struttura dirigenziale che sia al livello della società. Ma se qualcuno si augura che alla fine di questo campionato debbano essere ceduti in 17 su 21, allora si è fuori strada, perché a quel punto significherebbe, praticamente, dover ripartire da zero».
Le strategie sono svariate. «Credo in De Laurentiis, so bene che il Napoli non si lascerà andare a una rivoluzione. Sospetto che Koulibaly, Allan e Callejon debbano partire, per motivi vari, e spero che Mertens resti. Ma fa parte delle dinamiche, ci sono cicli che si concludono. Semmai, mi auguro che per i prossimi acquisti non si aspettino gli ultimi giorni delle trattative».