COPERTO
L’ultima immagine è quella che resta, colpisce, fa riflettere: il Napoli pareggia, Insigne torna negli spogliatoi, si copre col cappuccio, avanza a passo svelto. Mani in tasca dopo il cinque a Lozano, si morde le labbra, è nervoso e sarebbe sorprendente il contrario. In quei secondi, che sembrano interminabili, mentre attorno c’è il caos, avrà pensato a quanto il calcio sia folle. Non sarà facile dimenticare l’eco di certi fischi, ne ha subiti tanti in momenti diversi della partita. I primi, nitidi, alla lettura delle formazioni. Lo speaker urla il suo nome, il San Paolo contesta. È l’unico calciatore preso di mira. Un primo indizio della (sua) gara.
Fonte: CdS