Davide Ancelotti individua il problema numero uno: “Continuità di rendimento. Col Salisburgo giochiamocela come una finale”
Il vice allenatore del Napoli: "Siamo ancora alla ricerca della migliore versione di noi stessi"
Ancelotti figlio ha scelto comunque la via della moderazione, secondo il Corriere dello Sport, come probabilmente gli ha insegnato papà Carlo: «Non possiamo fare ora i bilanci, né guardare la classifica. Stiamo ancora cercando la migliore versione di noi stessi». L’allenatore ha assistito dalla tribuna alla sconfitta per 2-1 contro la Roma, lasciando le redini al suo vice dopo il ricorso sulla squalifica di un turno discusso (con esito negativo) ieri mattina in procura federale. Allo stesso Davide ha lasciato anche la possibilità di spiegare le ragioni del ko: «Abbiamo fatto male i primi 20 minuti – il commento – sia nel pressing che nella costruzione. Poi ci siamo aggiustati, credo che avremmo meritato il pareggio. Peccato per la ripresa, è come se non fossimo rientrati in campo. Il rigore di Mario Rui? Un difensore che va a contrastare un cross è normale che abbia il braccio largo…».
Il 30enne ha individuato il problema principale della squadra nella celebre «continuità di rendimento». Può essere una diagnosi corretta, anche perché questa è la stessa squadra che ha messo alle corde la Juve, ha steso i campioni d’Europa del Liverpool e appena 10 giorni fa è stata protagonista di una notte magica a Salisburgo. «Quando ci esprimiamo al massimo possiamo stare al vertice. Sono convinto che la squadra sia stata migliorata in fase di mercato». Con stile l’allenatore ha riconosciuto i meriti della Roma: «A tratti meglio loro, il Napoli non è stato superiore all’avversario. Dobbiamo superare questi momenti negativi insieme. Al momento abbiamo dei problemi in difesa e di compattezza, ma con un po’ di fortuna la partita sarebbe girata». A proposito di cattiva sorte: il Napoli ha preso 9 pali da inizio campionato e la coppia Mertens (4)-Milik (3) è in cima alla classifica dei legni colpiti in Serie A. «Pensiamo a martedì – ha concluso Ancelotti – se battiamo il Salisburgo siamo qualificati agli ottavi di Champions». Va giocata come una finale. Per dare la svolta a questa stagione altalenante.
La Redazione