Lutto nel calcio femminile, morta una calciatrice della Giamaica soprannominata “plum plum”
Una tragedia per la Giamaica e, insieme, per tutto il mondo del calcio, che nelle scorse ore ha perso la giocatrice Tarania Clarke, soprannominata “plum plum”. Solo un mese fa il suo debutto a livello internazionale, un sogno finito troppo presto per la giovane classe 1999, centrocampista e capitano del Waterhouse.
L’amicizia l’ha tradita: stando alle ricostruzioni, Tarania a seguito di una lite telefonica sarebbe stata accoltellata da un’amica, arrestata poi con l’accusa di omicidio. La polizia ha dichiarato che l’evento è da ricondursi a giovedì sera, qualche minuto prima delle nove, per le vie di Kingston: inutile la corsa verso l’ospedale, la giovane era già in gravi condizioni. La Giamaica e tutto il mondo del calcio piange Tarania, 20 anni e un talento calcistico che aveva appena cominciato a mostrare.
“Clarke si era recentemente diplomata alla Excelsior High School ed era pronta per lasciare la Giamaica a gennaio, avrebbe frequentato uno stage alla Daytona University in Florida”, ha rivelato il suo allenatore Xavier Gilbert. Chi l’ha conosciuta la ricorda come una grande persona e una grande leader. Un giovane talento pieno di potenziale.
Elemento fondamentale delle Raggae Girlz, dopo aver militato in Nazionale U17 e U20 aveva pure coronato il sogno di far parte della nazionale maggiore del suo Paese. Ha giocato per l’ultima volta nel giorno del suo debutto con la maglia della Giamaica, il 30 settembre in occasione delle qualificazioni per le Olimpiadi. Partita vinta per 12-1 contro Cuba, in quell’occasione la centrocampista ha anche segnato il suo primo gol in nazionale.
La Federazione Giamaicana di calcio e Elaine Walker-Brown, presidente del Comitato Calcistico Femminile Giamaicano, si sono strette al dolore con un messaggio di cordoglio sui Social.
a cura di Alessia Terraneo (GDMarzio.it)