I ragazzi e le ragazze delle classi vincitrici della quarta edizione di «Un goal per la salute», hanno trascorso due giorni a Coverciano, E’ questo il progetto promosso dalla Federcalcio col patrocinio e il supporto operativo del comitato italiano Unicef per sensibilizzare gli adolescenti sul doping e su altre tematiche a sfondo etico e sociale. Sono state premiate tre scuole: una del Nord (Crema), una del Centro (Tarquinia) e una del Sud (Napoli).
Per Napoli il riconoscimento è andato alla terza H del liceo Umberto del passato corso scolastico, l’attuale quarta H, formata da Martina Bugno, Ludovica Ciccarelli, Federico Costa, Benedetta Dattilo, Francesco Pio Florio, Alessandro Iossa, Carlo Le Boffe, Roberta Maiurino, Guya Mansi, Noemi Marchese, Ludovica Mattace Raso, Maria Pia Merini, Alessandro Pedato, Alessia Pizzicato, Roberto Raimondi, Desirée Romani, Adriano Russano De Ritis, Emanuele Saviano, Giulia Serra, Rosa Stara, Federica Tartaglia.
I ragazzi e le ragazze del liceo napoletano, che sono stati guidati dalla professoressa Francesca Cataldi e hanno ricevuto la preziosa assistenza del professore Amato De Paulis (docente del Dipartimento di Scienze mediche traslazionali della Federico II), hanno realizzato un video per sottolineare l’errore di tentare un pericoloso salto nello sport, la via breve del doping che porta all’autodistruzione, mentre serve il sacrificio per raggiungere i risultati. E infatti l’ultima scena è quella del film «Rocky», con Rocky Balboa-Sylvester Stallone che sale di corsa i 72 gradini della scalinata di pietra di fronte all’entrata del Philadelphia Museum of Art: il simbolo della fatica che c’è dietro a un successo sportivo.
Il Mattino