LA CONDIZIONE
Nella testa di Ancelotti, poi, forse il suo destino sarebbe stato quello di uscire dopo un’ora di gioco, ma la necessità di avere due punte fisiche per scardinare il fortino della Spal, lo ha costretto a tenere in campo l’ariete polacco. E allora anche qualche calo dal punto di vista della brillantezza si è accusato. Come quel pallone recuperato a centro area nel finale e che poteva essere servito meglio per la testa di Llorente. Arek, invece, l’ha sparata forte, senza nemmeno guardare bene il posizionamento del compagno che infatti ha colpito alto sulla traversa. Poco male, perché la prestazione resta ugualmente positiva, non solo per il gol iniziale dopo appena 9 minuti. C’è stato impegno e grande spirito di sacrificio, elementi che per Ancelotti sono fondamentali nel giudizio di un giocatore e che certamente peseranno nelle scelte future dal parte dell’allenatore del Napoli che adesso ha ritrovato un altro bomber nella sua batteria di attaccanti.
Fonte: Il Mattino