«Ora voglio giocare di più, avere più spazio». Erano passate poche ore da quel gol bello quanto importante alla Macedonia, eppure il progetto Milik era già chiaro: rientrare a Napoli e prendersi il Napoli. Lo aveva ripetuto anche tra i denti giovedì, mentre la compagna Jessica presentava il suo nuovo marchio d’abbigliamento e i tifosi gli chiedevano la vittoria: «Una doppietta? Speriamo di fare gol». Dal Chievo al Verona, 188 giorni dopo l’ultima volta, il bomber polacco del Napoli torna a segnare scaraventando in porta due reti che non solo significano tre punti vitali nella rincorsa all’alta classifica, ma ricacciano anche indietro tutte le voci di un’estate che ad Arek sembrava non lasciare più spazio.
L’ANTI-ICARDI
Icardi sì, Icardi no. Per un mese Napoli ha inseguito il bomber argentino che all’Inter aveva ormai le ore contate. «Ma noi abbiamo Milik» la risposta della società che nel frattempo pure un tentativo per Maurito l’aveva fatto. Arek non si è scomposto, non ha commentato le voci che lo vedevano dietro l’argentino e ha persino applaudito quando Llorente ha esordito in azzurro con il gol che batteva i campioni d’Europa al San Paolo. Non si lascia andare a troppi sentimentalismi, ma ha lavorato duro per risolvere quei problemi fisici che si trascinava da mesi e che ora sembrano essere solo un ricordo. «Sono felice di avere in squadra un calciatore come Fernando, da lui posso imparare e migliorare», aveva addirittura detto qualche giorno dopo la doppietta dello spagnolo al Lecce. Ha aspettato il suo momento e se l’è preso facendo parlare il campo.
Fonte: Il Mattino