L’UNDICI TITOLARE
Così, con 900′, recuperi esclusi, a disposizione, nessun calciatore del Napoli ha un minutaggio pieno, neppure l’estremo difensore. Quelli che hanno giocato più di tutti sono Di Lorenzo e Fabian, con 810′. A guardare la tabella dei minuti disputati, vien fuori, però, quello che ad oggi può definirsi un undici titolare. Ovvero, guardando ai primi undici calciatori per utilizzo in queste prime dieci gare, si riscontra una formazione che può, serenamente, esser schierata con il consolidato 4-4-2 in fase di non possesso. Si parte da Meret tra i pali (720 minuti giocati), difesa da destra verso sinistra con Di Lorenzo (810′), Manolas (695′), Koulibaly (672′), Mario Rui (418). In mediana, Callejon esterno destro (765′), Allan (672′) e Fabian (810′) centrali con Zielinski (678′) a sinistra. Coppia d’attacco formata da Mertens (660′) ed Insigne (523′). Sarà solo una coincidenza, ma questa formazione tipo è stata quella schierata da Ancelotti nel primo impegno stagionale, quello contro la Fiorentina, anche se disegnata con una disposizione diversa, con Fabian spostato alle spalle di Mertens ed Insigne sulla fascia. Una struttura, quella utilizzata da Ancelotti, in linea con quella dei manager delle altre grandi del campionato.
JUVE E INTER
La Juventus di Sarri è ancora più estrema, con dieci calciatori sopra i 600 minuti e tre calciatori con 300 minuti (due sono Bernardeschi e Dybala), mentre l’Inter con Antonio Conte segue il modello Ancelotti con 11 calciatori sopra i 500 minuti e Godin fermo a 425′: ovviamente, sono dieci le gare stagionali anche per bianconeri e nerazzurri. Pur ruotando gli effettivi a propria disposizione, i tre tecnici chiamati alla corsa scudetto, dimostrano di adottare un modello di gestione quasi speculare: con calciatori base ai quali alternare dei giocatori che riscontrano, generalmente, un minutaggio spesso dimezzato.
Fonte: Il Mattino