La rabbia di Milik è da vedere e rivedere, lo sfogo nel secondo gol
Il fotogramma da salvare è uno: il gol del raddoppio.
Perché solo un ragazzo con una voglia matta si sarebbe lanciato così sulla punizione tagliata di Insigne. La rabbia di Milik,( il Mattino lo vota 7,5) è da vedere e rivedere, anche al rallentatore. Un mix di voglia, fame e tempismo.
Un cocktail vincente per guadagnare spazio nell’attacco del Napoli, lì dove sembrava che le gerarchie fossero già più o meno delineate con il polacco un gradino più sotto rispetto agli altri. Difficile dare torto ad Ancelotti visto che Arek era a digiuno da 188 giorni, una sorta di era geologica per un attaccante, unico nella batteria avanzata ancora a secco in stagione.Fonte: Il Mattino