Ecco cosa deve correggere Insigne, troppo emotivo. Serve più calma nelle avversità
Il capitano del Napoli deve saper reagire senza rabbia ai momenti difficili
La tranquillità smarrita, quella consapevolezza in se stesso che a tratti svanisce, a volte ha bisogno d’una scintilla che va ricercata in se stesso, nella libertà di non forzare la giocata, di rifugiarsi in un gesto liberatorio, fosse anche altruismo. Insigne ha bisogno di serenità intorno, ma anche di quella forza interiore che i leader sanno scorgere, nella foschia di un periodo passeggero: ne sono capitati di momenti-no, di fratture che poi si sono ricomposte (anche con l’ambiente), di fasi negative con le quali è stato inevitabile convivere e c’è sempre stato il talento ad avviare la rinascita d’un calciatore che porta con sé (anche) il fardello della identità. Insigne non ha bisogno della “mattonella” per riuscire ad invertire la traiettoria, o magari non è soltanto quella che può essere utile per uscire dalla penombra: a ventotto anni, ed a fine stagione saranno ormai ventinove, servirà quel guizzo che aiuti a varcare la linea d’ombra e a sentirsi e a dimostrare di possedere come dote anche lo spessore caratteriale, esibito in passato, per ribellarsi al destino.
I PRECEDENTI
L’Insigne che il 3 marzo 2019 sbaglia il rigore contro la Juventus e che una settimana dopo, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, sente il «Mapei Stadium» di fede azzurra sussurrare qualche cosa di poco lusinghiero, prima sistema il pallone all’incrocio dei pali e poi va in tv, modello Balotelli, a chiedersi «perché sempre a me?». L’Insigne che nel 2014 vive nel tormento esistenziale, prima la maglia e le lacrime contro l’Athletic Bilbao e poi l’infortunio, come riporta il Corriere dello Sport, si prende le settimane necessarie per risorgere e si rimette nel cuore di Napoli, osando razionalmente, perché gli argomenti, quelli tecnici, non gli mancano e neanche la Storia per raccontarsi: trecentotto presenze ed ottanta gol raccontano che esiste un retroterra dal quale partire, una serie di episodi che da soli bastano e avanzano per riuscire a ritrovare la rotta del gol. E poi i capitani sanno da soli come si affrontano le mareggiate.