L’ATTESA DI DE LAURENTIIS
Il presidente del Napoli è rimasto a Roma, rinunciando ancora una volta a seguire in trasferta gli azzurri. Preferisce seguire da lontano la vicenda, non ama interferire soprattutto quando le cose non vanno come dovrebbero. I rapporti con Ancelotti sono buonissimi, motivo per cui Carlo si è prestato a dare la sua voce alla denuncia sui ritardi nei lavori dello spogliatoio del San Paolo. Il feeling è (quasi) totale, poi è ovvio che questo non significa che i due decideranno di sedersi per prolungare il contratto. Peraltro, a maggio, c’è stata la scoperta dell’opzione annuale che il club può esercitare su Carlo: ma non si arriverà mai e poi mai alla rottura tra Ancelotti e De Laurentiis. I due hanno la stessa visione di calcio. Peraltro quel turnover ossessivo è proprio il frutto di quel patto – non scritto – tra allenatore e società all’inizio dell’era del tecnico di Reggiolo. Bisognava voltare pagina e con Ancelotti si è voltata pagina. Ma il rendimento di quest’anno, i due punti in meno rispetto a dodici mesi fa, pesano.
Fonte: Il Mattino