In diretta a “Donne Nel Pallone”, in onda su Julie Italia, la conduttrice e giornalista Sonia Sodano, ha raccontato l’incresciosa vicenda che sabato scorso ha interessato la redazione del noto programma sportivo che si è vista negare l’intervista a Christian Vieri, dopo averla precedentemente concordata con gli organizzatori dell’evento. Infatti, l’ex calciatore da tutti conosciuto come Bobo, era presente al Dolcevita di Salerno per presenziare come deejay al 25esimo compleanno del locale.
Queste le parole della Sodano:
<<Sabato scorso io col cameraman abbiamo preso parte a un evento a cui la nostra redazione era stata invitata per intervistare l’ex calciatore Christian Vieri, che avrebbe dovuto suonare al Dolcevita per i suoi 25 anni. Ci hanno detto di arrivare alle 22:00 perché solo arrivando prima avremmo potuto realizzare quanto concordato. Siamo arrivati alle 21:55 e abbiamo aspettato Bobo fino alle 2 di notte. Una volta arrivato abbiamo atteso un’altra mezz’ora prima che gli organizzatori ci chiamassero per realizzare l’intervista. Su invito di quest’ultimi abbiamo raggiunto Vieri nel suo camerino. Siamo entrati dicendo “permesso, buonasera”, saluto e garbatezza a cui non è seguita risposta né da parte del personaggio che stavamo per intervistare né dal suo staff, ma la scortesia e la mancanza di rispetto vera è arrivata qualche istante dopo, quando il suo “press agent” un certo Fox risponde agli organizzatori che Christian Vieri, non avrebbe fatto alcuna intervista. In tutto questo come potete vedere dal video – mandato in onda nel corso della trasmissione e pubblicato online sui canali social del programma e profilo personale della giornalista Sonia Sodano – Bobo era nella stanza e ha continuato a tenere la testa china per tutto il tempo sul proprio smartphone come se non ci fosse nessuno davanti a lui. Questi personaggi dovrebbero essere un esempio per i giovani, almeno per come la vedo io. La storia ci insegna che gli sportivi hanno ispirato intere generazioni a dare il meglio, invece, quello che ho visto sabato notte è stato un uomo intento a giocare sul proprio telefonino che non sa neanche rispondere a un saluto cordiale come “buonasera”, che ignora chi lavora con professionalità e che non mantiene la parola data in precedenza. Le motivazioni del cambio rotta non ci sono pervenute, anche se dopo il rifiuto, abbiamo cercato spiegazioni. Abbiamo atteso fino alle 3 di notte, chiedendo al suo “press agent” almeno un saluto o un commento sulla serata (rinunciando così all’intervista a tema calcio che avevamo precedentemente preparato), ci è stato negato tutto. All’inizio Vieri non voleva neanche essere fotografato o ripreso, ha evitato poi ogni contatto coi fans accorsi in discoteca. Aggiungo che, però, la vergogna più grande è stata costatare, più che la mancanza di professionalità di certi personaggi e di chi gli gira intorno, quella dei colleghi. Lo sapete, voi che ci seguite da cinque anni ormai, noi “Donne Nel Pallone” siamo stati sempre coerenti e pronti a denunciare ogni sorta di sopruso, beh, mi delude constatare che molti colleghi giornalisti non agiscono così, anzi. Infatti, alla fine dopo quanto accaduto a noi, altri presenti all’evento hanno chiesto un selfie con l’ex calciatore da postare subito sui social. La cosa non solo mi delude, mi lascia l’amaro in bocca per l’omertà che in quanto giornalisti dovremmo combattere. Ne approfitto per ringraziare, invece, i numerosi tifosi che, avendo letto il mio post su Facebook, mi hanno mostrato tutta la loro grande solidarietà. In particolare ringrazio Alfonso Aiello e tutto il gruppo “Un giorno all’improvviso”. Spero solo che la motivazione che abbia portato al rifiuto dell’intervista non sia di natura sessista, in quanto giornalista donna o peggio legata a un fattore territoriale, in quanto trasmissione campana. Al momento non posso scartare nessuna delle due ipotesi, ma allo stesso tempo non posso esserne certa da dirvi è così. La mia mente lavora per cercare di capire e darsi una ragione dove apparentemente non sembra esserci. Al di là di quest’episodio, che per rispetto verso chi ci segue ho sentito l’esigenza di raccontare pubblicamente, vi prometto che noi di “Donne Nel Pallone” continueremo con costanza a lavorare nel modo più professionale possibile, perché c’è in noi la voglia di dare al nostro pubblico il meglio che possiamo. Ovviamente, concludo dicendo che siamo aperti a ogni tipo di intervento e spiegazione dalle persone coinvolte. >>